Diagnosi






DIAGNOSI – “Ambito Psicologico”-
Definiamo la diagnosi come quella fase attraverso la quale lo psicologo procede all’analisi del disagio e dei sintomi che il paziente porta nella domanda: richiesta di valutazione psicologica. L’attività iniziale, attraverso il colloquio, sarà orientata all’osservazione del paziente, all’analisi dei sintomi verbalizzati, alla consultazione di eventuale documentazione medico-specialistica a fronte di “Patologie Organiche” pregresse o in corso. L’anamnesi è fondamentale per identificare e distinguere i sintomi essenziali da quelli di importanza secondaria al fine di stabilire quali sintomi dello stato morboso sono da considerarsi causa primaria e quali vanno considerati come conseguenza dei primi.

Tale procedimento è di fondamentale importanza per la formulazione di una ipotesi di inquadramento diagnostico, per l’ eventuale invio ad ulteriori accertamenti specialistici medico – strumentali o, pianificazione dell’ intervento psicologico. Spesso il quadro morboso raramente si presenta in modalità tipica da permettere l’esatta identificazione del disagio e del comportamento manifesto del Paziente, per cui una volta escluse cause imputabili a patologie organiche, l’intervento si focalizzerà sul paziente, sul contesto relazionale ed in particolare anche in ambito famiglia – lavoro – scuola.

Se necessario, attraverso l’impiego di strumenti valutativi quali i tests, lo Psicologo procederà anche ad una valutazione cognitiva e di personalità del Paziente, al fine di procedere con modalità di intervento e sostegno: psicologico, psicoterapeutico, psichiatrico e/o di rete (servizi sociali).